Snapchat “pensa verticale” e cerca di convincere le aziende interessate a pubblicizzare i loro prodotti sull’app a fare lo stesso; è incominciata l’era del Vertical Adv, vi spieghiamo perché.
“How Snapchat’s Ceo Plans to Conquer the Advertising World”, così titolava Adweek nell’editoriale di domenica scorsa, offrendo un ritratto di Evan Spiegel (l’enfant prodige fondatore di Snapchat) rampante e pronto a rivoluzionare il mondo della pubblicità sul suo social network dal palco dell’ International Festival of Creativity Cannes Lions.
Premessa: se per caso doveste chiedervi cosa sia Snapchat, vi rimandiamo ad un video che vede lo stesso Spiegel nell’intento di spiegare alle famiglie americane (e non) Snapchat e il suo successo tra le nuove generazioni. Il succo del discorso è: “Snapchat utilizza le immagini per comunicare, un linguaggio – e un social network – quindi non basato sulle parole” e in America è considerato, dagli adolescenti ai collegers, il miglior modo per socializzare.
Quindi, ricapitolando, se cercate un social network dove investire per pubblicizzare un prodotto e attrarre giovani consumatori, Snapchat fa per voi. L’unico problema è il suo scarso utilizzo in Italia dove fatica ancora a ritagliarsi uno spazio rilevante.
Ritornando però al Vertical Advertising, l’idea di Spiegel è appunto quella di rimodulare la pubblicità trasmessa sul suo social network in chiave verticale e non più orizzontale (necessitando quindi di una rotazione del telefono per essere visualizzata correttamente), quindi pensata espressamente per i device mobili. La forza di Snapchat sono le 3V (Views, Vertical, Video) ed una politica di profilazione molto meno aggressiva rispetto a Facebook e altri social network, quindi il suo intervento alla conferenza di Cannes Lions saprà sicuramente catturare l’attenzione della platea, e non solo.
L’unico dubbio riguarda lo streaming della conference, sarà verticale?
E voi che ne pensate?